“Se Israele vuole costruire la pace, non può seminare più odio adesso”, dichiara Josep Borrell sul tema della guerra in Israele.
Durante un’intervista al quotidiano El Pais, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Josep Borrell, ha definito la situazione a Gaza “assolutamente tremenda”. Ma se si vuole ottenere la pace, è inutile seminare altro odio.
Borrell: “Una guerra terribile, ma…”
“Quello che Hamas ha fatto contro Israele è un terribile, ingiustificato attacco alla popolazione civile, ma la guerra ha le sue regole e i bombardamenti devono tenere conto delle vittime che stanno causando”, ha dichiarato al quotidiano Josep Borrell.
Per il rappresentante Ue, se si mira alla pace non si può seminare altro odio ora. “Nessuno vuole parlare del giorno dopo. In realtà, il giorno dopo è adesso”, evidenzia. La soluzione non alberga in nessuna tecnologia, per garantire la sicurezza in Israele è necessaria una soluzione politica, oppure “si andrà avanti per generazioni”.
Massacri da far “rizzare i capelli”
Il conflitto tra israeliani e palestinesi va avanti da secoli, come confermano le scritture bibliche. Una continua lotta per accaparrarsi la stessa terra. “Non è comodo venire qui e dire loro quello che ho detto. Vogliono un sostegno incondizionato“, chiosa Borrell riferendosi ad Israele.
“Il sì, ma non li soddisfa”, continua l’Alto rappresentante aggiungendo poi che le “orribili immagini” dei massacri nei kibbutz non sono migliori di quelli negli ospedali di Gaza, che “devono farvi rizzare i capelli”.